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Gravina, nel pozzo resti umani

Scoperti dopo salvataggio del ragazzino

Secondo fonti investigative, nel pozzo di Gravina di Puglia dal quale è stato estratto il ragazzino di 11 anni, ci sono dei resti umani, in particolare ossa.

Il ritrovamento sarebbe stato fatto dai vigili del fuoco. Sul posto si stano recando il procuratore della Repubblica, Emilio Marzano, e gli investigatori - di polizia e carabinieri - che si sono occupati delle indagini sulla scomparsa dei due fratellini Pappapalardi il 5 giugno 2006.

Il pozzo si trova in una casa abbandonata nei pressi della pineta e della stazione ferroviaria di Gravina in Puglia, nel centro storico della cittadina murgiana. Alla casa abbandonata si sta recando anche il sindaco di Gravina, Rino Vendola.

La notizia di resti umani nel pozzo nella zona ha fatto immediatamente pensare a una svolta nelle indagini sulla scomparsa dei due fratellini Pappalardi. A novembre dell'anno scorso era stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Bari Filippo Pappalardi, l'autotrasportatore di Gravina, padre di due ragazzini scomparsi. Per l'uomo, che ha sempre respinto ogni addebito, l'accusa è di duplice omicidio ed occultamento di cadaveri.

Nel corso dell'inchiesta sono state prese in esame tutte le piste ipotizzabili: dalla pedofilia alla setta satanica e persino all'eventuale rapimento e trasferimento in Romania dei due ragazzini. Ma, come si comprende dai capi di accusa, secondo gli investigatori il responsabile della scomparsa sarebbe il padre che avrebbe ucciso i figli in un probabile impeto d'ira, scatenato dalla loro disubbidienza.