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Rifiuti, aprono discariche e siti

In funzione entro la prossima settimana

Le discariche e i siti di stoccaggio provvisorio indicati dal supercommissario Gianni De Gennaro per uscire dall'emergenza rifiuti in Campania apriranno entro l'inizio della prossima settimana.

In una decina di giorni dovrebbero essere fermati anche i primi due cdr. Intanto, la Commissione europea avrebbe confermato all'Italia la decisione di inviare mercoledì un secondo richiamo, che non sarà però seguito da sanzioni o blocco di fondi.

Ai membri della Commissione l'Italia ha presentato il piano annunciato da De Gennaro a Napoli lunedì scorso, sottolineando che si tratta soltanto di un "intervento straordinario" che ha tra le priorità quello di "accelerare" il piano "ordinario" presentato dall'ex commissario, il prefetto di Napoli Alessandro Pansa, a fine dicembre.
  
Tre le fasi d'intervento indicate all'Ue: una prima, che si concluderà entro la fine della settimana, prevedeva una serie di "interventi tampone" - l'invio fuori regione dei rifiuti, lo stoccaggio di piccole quantità in siti di trasferenza, la riapertura dei Cdr - volti a superare l'emergenza più immediata e a consentire di smaltire la produzione ordinaria, cioè 7.200 tonnellate.

La seconda fase si aprirà invece nel fine settimana o al massimo all'inizio della prossima e prevede l'apertura delle discariche - Ariano Irpino, Villaricca e Montesarchio (oltre a quella di Serre già in funzione)  - e dei siti di stoccaggio provvisorio - Ferrandelle, Marigliano, Manifattura Tabacchi e Pianura - indicati dal piano dell'ex capo della polizia.

Contestuale all'apertura delle discariche ci sarà il blocco dei Cdr, che subiranno un "revamping" in modo da consentire agli impianti di produrre le ecoballe da bruciare nel termovalizzatore.

La terza e ultima fase, infine, consiste nella predisposizione e apertura delle discariche indicate dalla legge di luglio: Savignano Irpino, Sant'Arcangelo Trimonte e Terzigno. Ai membri della Commissione, i tecnici italiani hanno anche indicato che dal 14 gennaio ad oggi sono state movimentate circa 90mila tonnellate di spazzatura, quasi tutta la produzione giornaliera della Campania. In terra restano ancora circa 250mila tonnellate, parte delle quali rimosse dalle strade, ma spostate in siti di trasferenza o nei Cdr.