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Rifiuti:a Napoli prima class action

Condotta da 1600 commercianti

Un'associazione di commercianti ha avviato la prima class action italiana contro il degrado causato dai rifiuti a Napoli.

L'associazione centro commerciale Vomero Arenella (oltre 1600 associati) ha presentato un esposto da inviare al ministro Nicolais chiedendo tutela, anche a nome della cittadinanza, contro il degrado della città. Tra i reati ipotizzati: distrazione fondi pubblici, appropriazione indebita aggravata, epidemia colposa.

All'esposto - presentato al procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, e inoltrato al ministro della Funzione Pubblica, Luigi Nicolais - è stata allegata una relazione "sullo scenario disastroso nel quale versano le aziende e gli operatori di commercio, servizi e turismo".

"Si rileva - dice Enzo Perrotta, presidente dell'associazione e promotore dell'iniziativa - innanzitutto l'esigenza di escludere primariamente dagli studi di settore le aziende della Campania. Essendo infatti tali studi tarati su parametri di normalità economica e sociale, non si vede come possa sostenersi che gli operatori napoletani e campani svolgano la propria attivita' in un contesto rapportabile a tali indicatori". Secondo Perrotta, inoltre "la scadenza delle ricevute bancarie ormai alle porte per gli acquisti effettuati in occasione delle festività natalizie metteranno i commercianti di fronte alla inevitabile alternativa tra onorare i pagamenti ai fornitori o all'Agenzia delle Entrate".

Il quadro che si delinea è drammatico, con le aziende che saranno costretti a ridurre gli organici. Gravissima poi la situazione di chi, indebitato con le banche, sarà costretto a far ricorso all'usura.

L'associazione ha già chiesto di "valutare seriamente la possibilita' di sospendere il pagamento delle imposte, delle tasse e dei contributi tutti, fino a quando non si ripristinerà una normalità economica". 

L'associazione intende intraprendere una azione civile per ottenere il risarcimento dei "gravissimi danni patiti in conseguenza delle decennali omissioni istituzionali agli obblighi imposti dalla legge".