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Rifiuti, secondo richiamo da Europa

"Prosegue procedura infrazione Italia"

La procedura d'infrazione contro l'Italia per la questione dei rifiuti da parte della Commissione europea proseguirà.

Il 30 gennaio prossimo - apprende l'Ansa da fonti Ue - sarà deciso l'invio di un secondo richiamo alle autorità italiane dopo la lettera di messa in mora già inviata in giugno. "Ci sara' una seconda lettera", hanno riferito le fonti, facendo riferimento al secondo passo della procedura che prevede l'invio di un parere motivato.

Nel corso di un intervento martedì scorso a Strasburgo, il commissario europeo all'Ambiente, Stravros Dimas, aveva avvertito le autorità italiane che l'esecutivo Ue "continuerà la procedura di infrazione avviata nel giugno 2007 per la violazione delle norme Ue sui rifiuti" se Roma non si adeguerà alla legislazione comunitaria. Parlando davanti agli eurodeputati riuniti in seduta plenaria, il responsabile Ue aveva anche evocato il rischio di possibili multe contro il nostro Paese.

Bruxelles, aveva detto, è pronta a compiere ulteriori passi legali se dovessero continuare le attuali violazioni delle norme Ue usando tutte le misure disponibili, in base al trattato, inclusa la possibilità di imporre multe sulla base dell'articolo 228 del trattato". All'Europarlamento, il responsabile comunitario aveva anche definito "il piano di emergenza annunciato da Prodi l'8 gennaio scorso come 'un passo ambizioso'. "Ma - ha aggiunto Dimas - un elemento cruciale resta il calendario dell'intervento, che deve essere tempestivo".

Della crisi dei rifiuti in Campania, discuteranno il prossimo 28 gennaio Governo, Regioni e Commissione Europea nel corso di una riunione a Roma. La palla passerà poi a Bruxelles, dove il 30 gennaio il collegio dei commissari dovrebbe decidere ufficialmente di andare avanti nella procedura contro l'Italia.