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No al Papa, "Dietro c'è il vuoto"

I vescovi: "Contestazioni preoccupano"

I vescovi hanno difeso la visita di Benedetto XVI alla Sapienza di Roma.

Per la Cei dietro alla protesta dei docenti c'è "il vuoto di chi rifiuta il confronto, di chi ritorna a forme di anticlericalismo ottocentesco". L'intervento del Papa "sarà un momento alto di incontro, con tutti, senza barriere, senza chiusure, senza censure. Nonostante le contestazioni. Che preoccupano". E il Vaticano ha confermato la visita di giovedì.

"E' stata un'ottima idea invitare Benedetto XVI alla Sapienza, una grande università. Perché l'università è il luogo della libertà, della ricerca, del confronto, del dialogo, della ricerca appassionata della verità a partire da diverse prospettive, disciplinari, culturali, ideali". Così si apre la nota dei vescovi italiani.

"L'università è nata così, nel medioevo, e così deve continuare a svilupparsi - hanno scritto - sia pure nelle nuove forme e superando, con il concorso di tutti, le non poche difficoltà poste dalla società di massa globalizzata. Il cerimoniale ha lavorato di cesello, per non urtare le diverse suscettibilità e il programma prevede la partecipazione all'inaugurazione dell'anno accademico e poi una visita alla restaurata cappella. C'è da preoccuparsi leggendo le motivazioni del "niet" che hanno pronunciato piccoli gruppi, rumorosi, taluni professori e taluni studenti. Non per l'ordine pubblico o per motivazioni politiche o diplomatiche. C'è piuttosto da preoccuparsi per il senso di vuoto che questo rifiuto grida alla comunità universitaria innanzi tutto e poi alla più vasta opinione pubblica".

"In ogni caso tutti siamo oggi alle prese con la cruciale questione della ragione, del futuro, delle prospettive di sviluppo della civiltà. Il Papa propone di affrontarla insieme allargando l'orizzonte e lo spazio della nostra razionalità, per usare tutte le nostre potenzialità. Non è un invito o, peggio, un obbligo alla conversione. Non è tantomeno uno sfoggio di potenza o di invadenza. E' una ipotesi di ricerca, è un suggerimento che raggiunge la libertà e l'inquietudine di chi cerca", è la conclusione.

Il Vaticano: vogliono censurare il Papa
Subito il Vaticano si è schierato a difesa della presenza di Benedetto XVI all'apertura dell'anno accademico. "Sono iniziative di tono censorio - ha commentato Radio Vaticana - . Il Papa è stato invitato e la visita si terrà regolarmente".

"'Benedetto XVI non deve parlare all'università La Sapienza: questo il "tollerante appello" firmato da 67 docenti dall'ateneo di Roma, che, peraltro proprio da un Papa è stata fondata, Bonifacio VIII, nel 1303 - ha proseguito Radio Vaticana nella sua nota - . I firmatari dell'appello hanno scritto al rettore Renato Guarini, definendo "sconcertante" l'invito del Pontefice. E, intanto, gruppi di studenti annunciano sit-in anti-Papa nella città universitaria".

Radio Vaticana ha poi intervistato sul tema il genetista Bruno Dallapiccola, professore di Genetica Medica presso la stessa. "Devo dire che questa è un'uscita vergognosa e che sicuramente non fa onore ad un'università grande, importante come La Sapienza, università alla quale io appartengo - ha precisato Dallapiccola - . Un'università che anni fa ha ospitato il gruppo dei Raeliani che volevano far la clonazione dell'uomo. Un'università che in altri tempi è stata aperta a politici di ogni tipo o addirittura a degli attori che sono diventati così improvvisamente popolari".

"Non si vergognano coloro che hanno sottoscritto manifesti di questo tipo di voler impedire di parlare a una persona che gode di rispetto a livello mondiale? - ha concluso - Rispetto per una persona la quale può avere dei pensieri che possono anche non essere condivisi, però in una palestra grande come l'università, penso che ci debba essere ospitalità per tutti specie quando abbiamo la fortuna di avere delle figure di spicco che vengono nella nostra università".