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Madre e figlia uccise in casa

Alessandria, indagato il capofamiglia

Nuova strage in famiglia, questa volta nell'Alessandrino.

Una donna di 54 anni, Mariangela Navone, e la figlia di 21, Antonella Grassano, sono state trovate uccise nella loro abitazione di Arquata Scrivia. I carabinieri hanno trovato in casa il capofamiglia, in stato confusionale. L'uomo è ora indagato. Le vittime sono state ritrovate nei rispettivi letti con la testa fracassata appoggiata al cuscino.

Le due donne sono state uccise a martellate. L'arma è stata ritrovata in un cesto, in cucina, ripulita. Il duplice omicidio potrebbe risalire a domenica mattina. L'allarme è stato dato da due colleghi della donna che lavoravano con lei presso il Comune di Arquata Scrivia. Preoccupati per l'assenza al lavoro, i due sono andati a casa di Mariangela Navone dove hanno trovato la porta aperta. Entrati, hanno scoperto i cadaveri.

I carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato il marito di Mariangela Navone, Angelo Grassano, 55 anni, stordito, nel suo laboratorio di falegnameria al piano terra dello stesso edificio. L'uomo è stato portato in caserma dove è stato lungamente ascoltato. Al termine dell'interrogatorio l'uomo è stato indagato per il duplice omicidio. Il delitto sarebbe stato innescato dalla depressione, di cui l'artigiano soffriva.

Stando ai primi accertamenti del medico legale, Mariangela Navone, 54 anni, e Antonella Grassano, 21, sarebbero state uccise nelle prime ore di domenica mattina e per tutta la domenica i vicini di casa sostengono di non avere sentito né rumori, né voci provenire dall'abitazione dei Grassano. L'arma del delitto, una mazzetta da falegname, è stata
trovata nel cesto della legna vicino al camino, mentre i vestiti, con tracce di sangue, sono stati sequestrati su un attaccapanni vicino all'ingresso.

La sorella di Mariangela Navone, accorsa nella casa di Arquata da un paese vicino, non sa darsi pace: "Non è possibile - dice - che le abbia uccise mio cognato, è sempre stato tranquillo, non farebbe del male a nessuno. Sarà stato un estraneo che è entrato in casa". Incredulo anche un giovane che aveva fatto un tirocinio di apprendistato nel laboratorio di Grassano: "Sapevo che aveva sofferto di depressione - racconta - ma l'ho incontrato tre giorni fa e le sue condizioni mi parevano migliorate". Il duplice delitto è stato scoperto in un caseggiato a due piano nel centro di Arquata Scrivia: i corpi erano al primo piano della casa, sulla sinistra, sopra la falegnameria, nei rispettivi letti. Entrambe indossavano il pigiama.