FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Hina,condannati padre e cognati

30 anni di carcere per morte pakistana

Il padre di Hina Saleem e i due cognati della ragazza pakistana uccisa sono stati condannati a trent'anni di carcere.

Due anni e 8 mesi allo zio. Questa la sentenza pronunciata per l'uccisione della giovane sgozzata in famiglia lo scorso anno. Alla lettura della sentenza la madre di Hina ha dato in escandescenze in aula, gridando "me lo ammazzano".

A un anno e quattro mesi dall'omicidio della giovane pachistana è arrivata la sentenza dei giudici. Tutti in carcere i condannati con la sola eccezione dello zio che è stato rimesso in libertà qualche giorno fa. Il padre di Hina nelle ultime udienze si è presentato in aula con il volto tumefatto. Pare siano stati i cognati a picchiarlo, ma non se ne conosce il motivo.

Nel corso del dibattimento era emerso, stando a quanto ha detto il difensore, che il padre ha agito poichè si sentiva minacciato, che Hina gli "aveva chiesto dei soldi brandendo un coltello", che i parenti avrebbero solo preso parte all'occultamento del corpo nel giardino della casa in cui la famiglia viveva a Sarezzo. Il Pm Paolo Guidi ha chiesto e ottenuto che il padre e i due cognati fossero condannati a trent'anni in quanto responsabili di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Lo zio viene considerato responsabile solo di occultamento di cadavere e per lui sono stati chiesti due anni.

La vicenda giudiziaria si è intrecciata con l'attualità: Hina è diventata il simbolo dell'emancipazione femminile e la sua morte quello dell'intolleranza religiosa. Ma il padre ha sempre negato che il delitto sia avvenuto per questo motivo. C'è da riferire, però, che il cadavere di Hina era stato sepolto con rito musulmano in direzione della Mecca.

Il fidanzato di Hina in lacrime
Giuseppe Tempini, il fidanzato di Hina, è scoppiato in lacrime quando ha appreso dal proprio legale della sentenza letta al termine del processo. Il gup Silvia Milesi ha assegnato a titolo provvisionale a Tempini la somma di 20 mila euro. Lo stesso Gup nella sentenza ha riqualificato il reato di occultamento di cadavere in quello più grave di soppressione di cadavere. I 20 mila euro assegnati a Tempini ''verrano destinati in beneficenza - ha spiegato l'avvocato Gemelli -. Giuseppe ha deciso di donarli all'associazione 'Nati per vivere'''

Santanché: "La pena venga scontata"
Lasciando il Tribunale di Brescia,  Daniela Santanché, portavoce della Destra, ha voluto commentare la sentenza: "Auspichiamo che la pena oggi inflitta ai responsabili diventi presto definitiva e venga effettivamente scontata. Non vorrei proprio - ha concluso - che fra qualche anno trovassimo gli assassini ancora in circolazione e in grado di reiterare simili atrocità".