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Mafia, Fininvest:"Teoremi smentiti"

Giuffrida ha sottoscritto transazione

"Smentita in modo assoluto ed indiscutibile la campagna mediatica pesantemente diffamatoria condotta per anni in danno della Fininvest": la società annuncia che il consulente della procura di Palermo Francesco Giuffrida ha sottoscritto una transazione che pone fine alla causa civile avviata nei suoi confronti dalla stessa Fininvest.

La questione riguardava i sospetti di presunti contributi di capitali mafiosi all'origine della stessa Fininvest.

L'azione era stata avviata ''a seguito di una consulenza da lui eseguita per conto della Procura della Repubblica di Palermo, riguardante la ricostruzione degli apporti finanziari intervenuti alle origini del gruppo Fininvest. La transazione firmata dal Dott. Giuffrida, per l'estrema importanza dei suoi contenuti, smentisce in modo assoluto ed indiscutibile - prosegue la nota Fininvest - la campagna mediatica pesantemente diffamatoria condotta per anni in danno della Fininvest. Il testo della transazione e' integralmente disponibile presso il sito internet: www.fininvest.it''.

Nel 1997 la Procura di Palermo, in seguito a dichiarazioni di alcuni pentiti di mafia secondo i quali la Fininvest avrebbe beneficiato dell'apporto di capitali di provenienza mafiosa, affido' infatti a Giuffrida - si ricorda nella transazione - l'incarico di ''verificare la legittimita' degli apporti finanziaria intervenuti alle origini della Fininvest da parte di soggetti terzi''. Per otto delle operazioni esaminate - si ricorda ancora nella transazione - ''il dott. Giuffrida non era riuscito ad identificare l'origine della provvista. Il che aveva generato nell'opinione pubblica la convinzione che la societa' potesse avere effettivamente goduto dell'apporto di capitali di provenienza mafiosa''.

La Fininvest - dopo la definizione in primo grado del procedimento penale in cui Giuffrida era consulente del PM - nel 2006 e' ricorsa al Tribunale Ordinario di Palermo contro Giuffrida sostenendo che lo stesso consulente avrebbe potuto ricostruire ognuna delle otto operazioni accertando che l'origine delle provviste ''era pacificamente riveniente da persone, fisiche o giudidiche, tutte immediatamente riferibili all'allora costituendo Gruppo Fininvest e quindi senza alcun afflusso di denaro dall'esterno''. Giuffrida ribatteva che la sua consulenza risultava ''parziale e non completa in quanto rappresentava solo una prima ipotesi di lavoro, che avrebbe potuto poi essere integrata e modificata a seguito di ulteriori approfondimenti tecnici e documentali. Approfondimenti che tuttavia mai vennero effettuarti a causa dello scadere dei termini per le indagini preliminari e della successiva archiviazione del procedimento''.

In sede di transazione - si legge nell'atto - ''il dott. Giuffrida, all'esito di una prospettazione maggiormente organica delle operazioni poste oggi alla cognizione del Tribunale Ordinario di Palermo'' e della relativa documentazione ''riconosce i limiti delle conclusioni rassegnate nel proprio elaborato e delle dichiarazioni rese al dibattimento ed inoltre che le predette operazioni oggetto del suo esame consulenziale erano tutte ricostruibili e tali da escludere l'apporto di capitali di provenienza esterna al gruppo Fininvest''.

A sua volta la Finvest ha riconosciuto ''che i limiti della consulenza del dott. Giuffrida non sono dipesi da sua negligenza ma da eventi estranei alla sua volonta'-scadenza dei termini e successiva archiviazione del procededimento - che lo hanno indotto a conclusioni parziali e non definitive''.

"Silvio Berlusconi ha creato ricchezza e decine di migliaia di posti di lavoro in modo assolutamente corretto. Questo e' tutto cio' che si evidenzia dopo anni e anni di inattendibili ricostruzioni. Oscuri giornalisti sono diventati famosi e analfabeti di ritorno sono diventati scrittori, diffamando Silvio Berlusconi in merito all'origine del suo patrimonio. La transazione sottoscritta dal tecnico della Banca d'Italia e consulente della Procura di Palermo Dottor Francesco Giuffrida dimostra inequivocabilmente l'assoluta infondatezza di ogni ipotesi di illiceita' o carenza di trasparenza dell'origine del denaro utilizzato per fondare la Fininvest. Denaro lecito, derivante da operazioni finanziarie tutte ricostruite fino all'ultimo centesimo". Lo dichiara il senatore Niccolo' Ghedini (FI), legale del presidente di FI, Silvio Berlusconi.

"Molti, e fra questi anche politici di rilievo dell'attuale maggioranza, - continua Ghedini - dovrebbero scusarsi per aver tentato negli anni passati di strumentalizzare vicende del tutto infondate. Solo la volonta' e la pervicacia di Silvio Berlusconi hanno consentito di dimostrare la realta' e la verita' dei fatti ma in questo paese, dove si diviene garantisti soltanto per difendere i propri amici, la coerenza e' un mero auspicio e la decenza e' del tutto inesistente. Rimane un dato oggettivo: Silvio Berlusconi e la Fininvest hanno sempre agito con totale e assoluta correttezza".