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"Basta modelle sotto i 16 anni"

Anoressia: manifesto alta moda italiana

"Ci impegniamo a non far sfilare modelle di età inferiore ai 16 anni, perché crediamo che siano giovani non ancora pronte al mondo del professionismo della moda": è il punto chiave dell'impegno sottoscritto dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e da Alta Roma nel manifesto nazionale di autoregolamentazione della moda italiana contro l'anoressia voluto dal Ministro per le Politiche giovanili Giovanna Melandri.

Poi il documento prosegue: "Ci impegniamo a tutelare la salute delle modelle che posano e che sfilano sulle nostre passerelle alle quali chiederemo un certificato medico basato su una valutazione che evidenzi e tenga conto dei criteri scientifici e diagnostici in materia di disordini alimentari (tra cui l'IMC). Di conseguenza ci impegniamo a non far sfilare o posare modelle dal cui certificato medico risultasse l'evidenza di un disturbo alimentare conclamato.Ci impegniamo a promuovere presso i nostri Associati e le Aziende che sfilano l'inserimento generalizzato nelle collezioni delle taglie 46 e 48, perché crediamo che il tentativo di elaborare un modello estetico più florido non solo sia importante da un punto di vista culturale e morale, ma sia anche produttivo da un punto di vista commerciale. Ci impegniamo ad affiancare le istituzioni e le associazioni mediche specializzate nel promuovere campagne di comunicazione che modifichino positivamente i modelli estetici ispiratori della formazione dell'identità e dei comportamenti sociali. Ci impegniamo a prevedere nei nostri regolamenti interni misure idonee a garantire il rispetto dei principi espressi in questo manifesto. Infine, auspichiamo un'adesione a questi impegni da parte di tutti gli operatori della Moda, a partire da stilisti, agenzie di modelle, fotografi, make up artisti".

Bulimia e anoressia
Gli stilisti hanno preso questa decisione dopo aver constatato che i disturbi alimentari come l'anoressia e la bulimia colpiscono, nel nostro Paese, circa tre milioni di persone. Si tratta di individui che soffrono di un grave disturbo della psiche, di un male subdolo che ha cause oscure da rintracciarsi negli snodi difficili della vita di ciascuno. Il problema è complesso e, per essere affrontato, richiede il contributo di specialisti come nutrizionisti, psichiatri, psicoterapeuti. Molte delle donne colpite dai disturbi dell'alimentazione sono giovani che hanno iniziato una dieta anche per raggiungere l'ideale fornito dalle modelle delle sfilate e delle copertine dei giornali. "Siamo consapevoli, quindi, - scrivono i rappresentanti della Moda Italiana - del fatto che i giovani possono essere condizionati da esempi e stili di vita in cui una magrezza esagerata possa diventare un modello da emulare. Riteniamo che questa componente culturale, estetica e mediatica sia, come affermano i medici specialisti, soltanto una con-causa ambientale di un disagio clinico psichiatrico che affonda le sue radici nella storia individuale delle persone che soffrono di disturbi alimentari. Si tratta però di una con-causa che non vogliamo sottovalutare".

Dalle ricerche scientifiche e dei dati statistici in materia di anoressia risulta che: di anoressia e bulimia si può morire; l'anoressia è la prima causa di morte da malattia psichiatrica; circa il 3% della popolazione presenta una problematica di anoressia-bulimia conclamata; il 95% sono donne; i modelli estetici della moda che esaltano le "icone della magrezza" concorrono, se pur indirettamente e secondariamente, in quanto fattor socio-culturali, all'instaurarsi dei disordini alimentari; l'influenza negativa dei modelli estetici "anoressici" interessa anche la pre-adolescenza ( il 60,4% delle ragazzine italiane tra i 12 e i 14 anni coltiva il desiderio della magrezza, il 24% si è già sottoposto a dieta, il 34% ha inventato la sua dieta senza consultare un medico); secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità esistono una serie di indicatori per stabilire lo stato di salute di un individuo, tra cui l'Indice di Massa Corporea (IMC). Sulla base di queste evidenze scientifiche, - conclude il Manifesto contro l'anoressia - pienamente consapevoli del ruolo di responsabilita', il Governo Italiano, ed in particolar modo del Ministro per le Politiche giovanili, Camera Nazionale della Moda Italiana, Alta Roma intendono trasmettere creativamente e costruttivamente modelli estetici positivi come strumento concreto di prevenzione ai disturbi alimentari.