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Ritrovata la bimba bielorussa

Era nascosta in Val dʼAosta

Maria, la bambina bielorussa nascosta dalla famiglia affidataria di Genova, è stata ritrovata.

La piccola era nascosta a Chateau Verdun di Saint Oyen, in Val d'Aosta. Stava con le nonne, come da tempo sospettavano i carabinieri che hanno finto un gioco per non spaventarla. La bimba era ospite nella casa ospitaliera Francis Darbellay e ora è stata trasferita in una struttura protetta.

La piccola sta bene. Le due nonne non hanno fatto resistenza quando sono intervenuti i militari. E' stato il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, ad annunciare la notizia. 

Un gioco per non spaventarla
I carabinieri, scoperto il nascondiglio, hanno chiesto la collaborazione delle due anziane per non spaventare la piccola. I militari hanno così finto un gioco, guadagnando la simpatia e la fiducia della bambina. Solo successivamente, sempre con modi affabili, Maria è stata convinta a seguire i carabinieri a bordo dell'automobile di servizio.

Decisiva, per la scoperta del luogo dove era nascosta, la pubblicazione delle fotografie delle nonne della bambina. I carabinieri, infatti, avevano già ipotizzato che la piccola potesse trovarsi in Val d' Aosta. Dopo la diffusione delle foto, hanno potuto raccogliere gli indizi decisivi per arrivare al nascondiglio.

Il nascondiglio
La piccola bambina bielorussa e le nonne si erano nascoste a Chateau Verdun di Saint Oyen lo scorso 7 settembre. "Abbiamo saputo quasi subito che si trattava della bambina di cui parlavano i giornali - ha spiegato il canonico della casa ospitaliera Francis Darbellay - in quanto ce lo hanno confessato le nonne chiedendoci la massima riservatezza". La bambina ha trascorso questi 20 giorni giocando con alcune coetanee del paese e facendo escursioni nella zona con le nonne. Le tre erano alloggiate in due stanze dell' ospizio; la bambina dormiva con una nonna mentre l'altra aveva una camera a propria disposizione.

I passi per rimpatriarla
Dopo la notizia del ritrovamento, l' ambasciatore bielorusso Alexey Skripko ha annunciato: "Ho già informato il mio governo e ho dato assicurazioni che la bambina non riceverà ulteriori danni. Stiamo coordinando i passi da intraprendere per verificare le condizioni e stabilire i passi per rimpatriarla. E' ora di cessare questa battaglia mediatica, ha aggiunto l' ambasciatore, da tanto tempo che non ha la libertà. Senza medici psicologi, insegnanti e le mancano anche i contatti con un fratello di 13 anni che vive in Bielurussia. Dobbiamo provvedere al suo futuro". L'ambasciatore ha poi detto che la bambina potrebbe essere ospitata in una casa famiglia o in una famiglia affidataria in Bielorussia.

Chi piange
"Siamo disperati, non mi reggo nemmeno in piedi, lasciateci un momento di pace", ha detto Alessandro Giusto rispondendo al citofono ad alcuni cronisti. In casa si sono recati i carabinieri. L' ambasciatore Skripko, tuttavia, non ha escluso che in futuro i coniugi Giusto possano vedere ancora la bambina in Bielorussia: "Stiamo valutando ogni aspetto del futuro della bambina, siamo aperti a tutti quelli che le vogliono bene". Il parroco di Cogoleto don Danilo Grillo, da sempre vicino alla coppia, uscito dall'abitazione dei coniugi si è allontanato non commentando la notizia del ritrovamento. Nella zona dove abita la famiglia pendono ancora alcuni striscioni pro Maria: "Chi di voi sacrificherebbe la vita di Maria? E in nome di che cosa?".

E chi è in festa
Per una delle madri scese in piazza per "tornare alla legalità", il ritrovamento della piccola "è solo la punta di un iceberg, ovvero la situazione di assoluta incertezza e di vuoto normativo sul tema delle adozioni e degli affidamenti internazionali".

Il ritrovamento di Maria "ci fa certamente piacere - ricordano al coordinamento delle famiglie adottanti in Bielorussia - ma si tratta di una situazione singola, che è stata sbloccata nella maniera sbagliata. Una soluzione traumatica per una vicenda drammatica".

Bielorussia pronta a riprendere relazioni con Italia
"Appena la vicenda sarà finita siamo pronti a ricominciare il dialogo con il governo italiano perché la tutela dei bambini è superiore": con queste parole, l' ambasciatore bielorusso Skripko ha voluto rassicurare le famiglie che durante l' anno accolgono i bambini del suo Paese e hanno manifestato in questi giorni. "Sicuramente alcune cose vanno sistemate e cambiate, ha aggiunto. Saranno la Bielorussia e l' Italia a trovare la soluzione".