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Parma: uccisi ragazza e tassista

Reo confesso fermato dai carabinieri

Duplice omicidio nel Parmense: una 17enne, Maria Virginia Fereoli, è stata uccisa con 50 coltellate a Felino da un 22enne, Stefano Rossi, che si è presentato in stato confusionale dai carabinieri di Fiorenzuola, dopo avere probabilmente assassinato anche il tassista, Andrea Salvarani (51 anni), che aveva chiamato per raggiungere la stazione dei militari.

Per Rossi è scattato il fermo per entrambi i delitti.

In carcere il reo confesso
Stefano Rossi è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria da parte dei carabinieri di Parma con l'accusa del duplice omicidio volontario di Maria Virginia Fereoli e di Andrea Salvarani. L'interrogatorio di Rossi si era concluso alle 17 in punto di mercoledì, dopo essere stato ascoltato per tre ore e mezza dal pm Giorgio Grandinetti. Poi, il presunto pluriomicida era stato portavo via su un'auto dei carabinieri. Il ragazzo, capelli lunghi, una felpa di colore scuro indosso, era stato fatto uscire dalla procura tenendogli la testa abbassata, per evitare che i molti fotografi e cameramen presenti davanti al cancello della procura di Parma potessero riprenderlo. Ora si trova nel carcere parmense di via Burla.

Prima dell'interrogatorio, Rossi ha confessato, in preda a uno stato confusionale. Erano circa le 3 del mattino di mercoledì, quando l'uomo ha bussato alla caserma dei carabinieri. Nel parlare con i militari l'uomo ha prima ammesso l'omicidio, tentando poi di smentire ciò che aveva appena detto, ma una serie di elementi proverebbero la verità di quanto affermato inizialmente: non solo i suoi abiti erano sporchi di sangue, ma nell'ammettere l'omicidio della ragazza aveva anche spiegato che il corpo era all'interno di un parco pubblico a Felino. In effetti, Maria Virginia Fereoli è stata trovata all'interno del parco Collodi. Quanto al tassista, Rossi invece non ha fatto immediatamente riferimento.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'omicida avrebbe prima ucciso la ragazza per motivi ancora da accertare, dopo avrebbe chiamato un taxi per andarsi a costituire. Sul tragitto per Fiorenzuola il secondo omicidio: il corpo del tassista scaricato in un canale e poi la corsa da solo sul taxi verso la caserma.

Maria Virginia non aveva rapporti con il killer
Per quanto riguarda la ragazza, si sa che è la figlia di una coppia che gestisce a Felino un ristorante. Secondo le prime risultanze sarebbe stata colpita con una cinquantina di coltellate e, a quanto pare, l'arma del delitto sarebbe stata trovata ancora conficcata nel corpo della giovane. Maria Virginia frequentava il Liceo scientifico "Ulivi" di Parma e nel paese dove risiedeva chi la conosceva la descrive come una ragazza molto riservata. A nessuno in paese risulta che fosse legata sentimentalmente al suo presunto assassino, Stefano Rossi. Il ragazzo invece viene descritto dagli stessi abitanti del paese come un mezzo sbandato, "un ragazzo difficile".

Rossi vive con la madre. Non è ancora chiaro quando e come i due ragazzi si siano incontrati martedì sera o nella notte. La ragazza potrebbe anche non essere stata uccisa all'interno del parco Collodi: sul posto non è stata trovata infatti un'eccessiva quantità di sangue e la diciassettenne non indossava né le scarpe né le calze.

Dopo l'accoltellamento, l'uccisione del tassista
Il corpo del tassista, freddato con un colpo di pistola alla testa, è stato invece ritrovato a San Martino Sinzano, nei pressi di Collecchio. Il cadavere era riverso lungo la strada che collega il paese alla strada della Cisa. Il taxi della vittima è stato invece rinvenuto presso un benzinaio che si trova proprio di fronte alla caserma dei carabinieri di Fiorenzuola. La vettura era sporca di sangue. Gli inquirenti hanno poi recuperato anche una 357 magnum, presumibilmente l'arma usata per il delitto, in un cassonetto vicino alla loro caserma.