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Milano, guerriglia urbana in centro

Scontri con polizia: 40 fermati

Guerriglia urbana e violenze in corso Venezia, in centro a Milano: giovani dei Centri sociali con il volto coperto hanno lanciato pietre e lacrimogeni alle forze dell'ordine in tenuta antisommossa che dovevano garantire la sicurezza di un corteo della Fiamma Tricolore.

Due auto incendiate. Alcuni cittadini hanno incitato a "caricare" i manifestanti. In totale sono stati convalidati 40 fermi. Feriti 9 agenti.

Le forze dell'ordine hanno cominciato a lanciare lacrimogeni mentre i pompieri hanno iniziato a pegnere le fiamme appiccate alle autovetture ed anche ad un motorino e un edicola. Il fumo dei fumogeni, dell'incendio e dei primi lacrimogeni lanciati ha investito anche la folla che si teneva sempre più a distanza dalla zona degli incidenti. La rabbia della folla sconvolta nei confronti dei 2-300 antagonisti che hanno scatenato i disordini si è riversata su alcuni di questi, quando sono stati fermati dalle forze dell'ordine. A stento, infatti, gli stessi agenti sono riusciti a salvarli da un vero e proprio linciaggio: gruppi numerosi di persone li prendevano a calci e pugni urlando "ammazzateli", mentre gli uomini delle forze dell'ordine cercavano faticosamente di caricarli sui  furgoni.

Alcuni agenti hanno sequestrato delle mazze e un paio di caschi da motociclista che erano in possesso di alcuni manifestanti nel presidio antifascista a Porta Venezia a Milano sfociato in gravi disordini.

Un negozio, vicino all'angolo tra Corso Buenos Aires e Viale Regina Giovanna, è andato a fuoco, così come due auto vicine, messe in mezzo alla strada dai giovani dell'area antagonista. Le fiamme sono state circoscritte dai pompieri, che hanno peraltro evacuato diversi appartamenti del palazzo, invasi dal fumo. Fra le testimonianze raccolte, quella di alcuni giovani di sinistra o vicini all'area antagonista che si erano recati al presidio antifascista non prevedendo una situazione di violenza apparentemente programmata come quella che si è verificata in corso Buenos Aires. Questi stessi giovani hanno abbandonato la piazza dicendo di non voler avere a che fare con quanto stava accadendo.

"Sembrava Beirut"
E' allibito il signor Celeste T., 60 anni, per i danneggiamenti che si sono verificati a porta Venezia lungo corso Buenos Aires, anche davanti al suo negozio di materiale sportivo. "Si è svolto tutto in mezz'ora. Sono arrivati, hanno trascinato le macchine in strada poi hanno rotto i vetri e hanno dato loro fuoco - racconta -. Poi con il fumo e i fumogeni c'e' stato un momento in cui non si e' visto piu' nulla. Qua non si era mai visto niente di simile".