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E' di Ghira il cadavere di Melilla

La conferma dallʼesame del Dna

E' di Andrea Ghira il corpo del legionario sepolto a Melilla.

E' quanto risulta dall'esame del Dna disposto dalla Procura di Roma. La salma di uno dei responsabili del massacro del Circeo, sepolto sotto le finte spoglie di Massimo Testa de Andres, era stata riesumata a Melilla, enclave spagnola in Marocco, quando era stato esportato un femore confrontato con il Dna della madre di Ghira.

Ora dunque non c'è più dubbio: sono di Andrea Ghira i resti trovati nella tomba del cimitero di Melilla (Marocco) prelevati dagli esperti nominati dalla Procura di Roma che sul massacratore del Ciorceo avevano aperto un nuovo fascicolo. La notizia è ufficiale e in un comunicato il procuratore della Repubblica di Roma Giovanni Ferrara, il prouratore distrettuale antimafia Italo Ormanni e il sostituto procuratore Giuseppe De Falco affermano: "Gli esami di laboratorio comparativi hanno consentito di accertare in maniera concludente che il dna isolato dal reperto prelevato a Melilla si riferisce ad Andrea Ghira. La comparazione e' stata fatta con il dna estratto dai reperti organici della madre e del fratello dell'ex latitante Andrea Ghira. Gli esami sono stati effettuati dal dottoressa Carla Vecchiotti presso i laboratori dell'Istituto di medicina legale dell'università La Sapienza di Roma diretta dal professor Arbarello.


LA COLASANTI NON CI CREDE E CHIEDE RISARCIMENTO
Dopo l'esito del test del dna "si apre l'azione legale per il risarcimento dei danni subiti da Donatella Colasanti", l'unica superstite del massacro. Risarcimento che, dice l'avvocato Mauro Cimino, si può già cominciare a quantificare in una richiesta rilevante, di almeno 900.000-1 milione di euro. Nella fattispecie -precisa il legale di Donatella Colasanti- non si può neanche invocare alcun tipo di prescrizione, perché solo ora per il soggetto danneggiato è stato possibile conoscere gli sviluppi della vicenda".

Quanto alla diretta interessata, la Colasanti non crede al test del dna. "Bisogna continuare a cercarlo. Ghira potrebbe essere da qualche parte, magari è proprio qui a Roma, e magari sta ridendo di tutta questa storia", dichiara e si appella "A tutti coloro che in questi anni hanno avuto contatti con Ghira e magari l'hanno anche visto, per favore parlino. Bisogna trovarlo". Donatella Colasanti, per quanto riguarda il risarcimento dice: "Perché aspettare il risultato di questi esami? Il risarcimento dovevano darmelo da tempo, ben prima che si arrivasse all'esito del Dna". Almeno per la vittima della strage del Circeo la storia non è chiusa qui: il corpo di Massimo Testa trovato a Melilla, non è quello di Andrea Ghira.