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Scoperta la reggia dei re di Roma

LʼUrbe è stata davvero fondata nel 753

Non è solo una leggenda, Roma è stata veramente fondata nel 753 a.C., come vuole la tradizione.

A confermarlo è un'eccezionale scoperta archeologica, il ritrovamento della reggia durante gli scavi nel Foro. Il palazzo, riportato alla luce dall'archeologo Andrea Carandini, si trovava accanto al santuario di Vesta, fuori dalle Mura palatine, ed è stato costruito proprio nella metà dell'VIII secolo.

La reggia era piuttosto grande: 345 metri quadrati, 105 dei quali coperti, con un ingresso monumentale; gli interni, invece, erano rifiniti con arredi e ceramiche di ottima qualità. "Insieme al palazzo - spiega Carandini al Messaggero - abbiamo trovato anche la capanna delle vestali dove veniva acceso il sacro fuoco, e una pavimentazione risalente alla metà dell'VIII secolo a.C. E' una prova che ci consente di datare con precisione la fondazione dell'Urbe".

Sì, perché se convenzionalmente il 21 aprile 753 è accettato come la data di fondazione di Roma, la data ("ab urbe condita", "dalla fondazione di Roma") sulla quale i romani fondavano il propro calendario, storicamente ci sono sempre stati molti dubbi sulla veridicità e sull'affidabilità di questa data. Anzitutto perché, la più antica tradizione romana, la Città eterna era stata fondata da Enea. "Quando però ci si accorse che la guerra di Troia aveva avuto luogo cinquecento anni prima dell'ottavo secolo - spiega lo storico e scrittore Valerio Massimo Manfredi - ci si inventò una dinastia di re albani che, iniziata da Iulo, figlio di Enea, sarebbe terminata con il re Numotire, padre di Rea Silvia, madre di Romolo e Remo".

Un fatto che ha sempre insospettito gli storici, i quali avevano spostato la vera data di fondazione della città agli ultimi anni del VI secolo a.C., cioè ai tempi dei re etruschi. Una data che ora la scoperta di Carandini costringe a rivedere.

La reggia riportata alla luce può apparire molto piccola, ma nell'VIII secolo un'abitazione media (una capanna) non superava i 30 metri quadrati: si comprende così come quell'area di oltre 350 metri quadrati fosse enorme per i tempi. L'accesso alla reggia era attraverso un grande ingresso monumentale, sorretto da colonne in legno: al centro vi era un salone per i banchetti, ai lati altri due o tre ambienti. Le pareti erano in legno e argilla, il tetto in tegole, il pavimento in scaglie di tufo pressato.

"Questo palazzo - spiega Carandini - è durato almeno fino al 64 d.C., che vuol dire quasi 8 secoli. Dopo i re è divenuto la dimora del Re cacrorum, il capo spirituale, e ha resistito anche in età Repubblicana fino al Primo impero". E oggi è arrivato fino a noi.