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Finto sequestro, Barbara confessa

Sondrio, "Volevo soldi da fidanzato"

Ha confessato Barbara Molinari, la cameriera 35enne della Valchiavenna che ha simulato un sequestro di persona per estorcere denaro al suo fidanzato.

Lo ha confermato il procuratore di Sondrio, Gianfranco Avella: "La donna - ha detto - e un complice sono stati arrestati. La ragazza ha inteso rendere spontanea dichiarazione scegliendo la strada della verità".

Barbara Molinari, che ha finto un rapimento a scopo sessuale, è stata arrestata a Bologna dopo un giorno e una notte di ricerche.

Quando ha confermato la sua confessione, il magistrato, affiancato dal sostituto, Elvira Antonelli, e dal colonnello dei carabinieri, Francesco Capone, stava rientrando a Palazzo di giustizia dopo una breve pausa nell'interrogatorio-fiume, durante il quale la cameriera avrebbe confermato di aver inscenato tutto allo scopo di spillare quattrini al neo fidanzato, imprenditore 40enne della Valchiavenna e in condizioni economiche piuttosto agiate.

La 35enne avrebbe anche spiegato dove e come ha trascorso le ore successive alla sua scomparsa: in casa di amici a Teramo da dove è ripartita poco prima che arrivassero i carabinieri, i quali hanno raggiunto una villetta a San Pietro ad Lacum, nelle immediate vicinanze della periferia di Teramo. Qui hanno sentito una coppia di coniugi calabresi da poco residente in Valle d'Aosta e domiciliati fino a poco tempo fa nella città abruzzese. Accompagnati in caserma ci sono rimasti fino a tarda sera per essere poi trasferiti in Valtellina su disposizione della Procura di Sondrio che sta valutando quali provvedimenti adottare nei loro confronti, forse per favoreggiamento.

Barbara avrebbe lasciato Teramo nel pomeriggio di ieri e avrebbe raggiunto Bologna in autostop, per poi prendere contatti con i familiari.