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"Sì a spinello di gruppo in gita"

Cassazione cancella condanna a studente

La Corte Suprema ha stabilito che non è reato acquistare hashish per farsi uno spinello con gli amici durante una gita scolastica.

La Cassazione ha cancellato una pena di tre mesi di reclusione e 700 euro di ammenda inflitti dalla corte d'Appello di Roma a uno studente romano di 21 anni. Il ragazzo aveva acquistato hashish per la confezione di 40 spinelli da dividere con due compagni.

Secondo i giudici di piazza Cavour, che hanno annullato le condanne sia del Tribunale sia della corte d'Appello, gli spinelli "avrebbero potuto essere consumati nei vari giorni in cui si sarebbe svolta la gita scolastica". E rientra nell'uso di gruppo depenalizzato dalla Cassazione anche l'acquisto di cannabis fatto da un solo studente che si farà dare, in seguito, i soldi dagli altri compagni "di fumo". A dirlo è la VI Sezione penale della Cassazione con la sentenza 43670.

Il 3 aprile del 2002, lo studente ha protestato in Cassazione sostenendo che non c'era motivo "per non ritenere credibile" la sua tesi per la quale "la sostanza era stata acquistata, per uso comune, in occasione di una gita scolastica". L'imputato chiedeva anche che fossero ascoltati i compagni di scuola e l'insegnante, "che avrebbero potuto riferire circa l'acquisto in comune della droga". In pratica lo studente contestava alla Corte di appello di non avergli concesso l'esimente dell"'uso di gruppo". La Suprema Corte, dal canto suo, ha sottolineato come l'uso di gruppo "è integrato ogni qualvolta l'acquisto, e la conseguente detenzione della sostanza stupefacente, siano stati previamente concordati al fine di consumo personale da una determinata cerchia di persone". Sottolinea, in proposito, Piazza Cavour che la "raccolta di denaro" costituisce "solo un indice sintomatico di tale comune intenzione".  Infine, la circostanza che lo studente non aveva reso subito noti i nomi dei suoi compagni, per la Cassazione, non costituisce un indice di non credibilità delle sue dichiarazioni perché "temeva di pregiudicarli nelle prove di maturita"'.