FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Immigrazione, Berlusconi e Maroni lunedì voleranno a Tunisi

Offriranno aiuti e motovedette in cambio di impegno nel controllo coste e nei rimpatri

Afp

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, volerà lunedì a Tunisi con il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per trattare sul nodo immigrazione.

Al Paese nordafricano l'Italia chiederà l'impegno nel pattugliamento delle coste tunisine e nei rimpatri dei clandestini in cambio di aiuti e motovedette. E' quanto emerso nel vertice interministeriale svoltosi a palazzo Grazioli sul tema immigrazione.

Berlusconi lunedì sarà a Tunisi
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, lunedì si recherà in visita a Tunisi. La decisione è stata presa dopo una conversazione telefonica tra il premier e il primo ministro tunisino, Beiji Caid Essebsi. Dal vertice interministeriale svoltosi a palazzo Grazioli sul tema immigrazione è emerso che lunedì i due premier lavoreranno per mettere definitivamente a punto gli accordi su questo nodo. L'Italia punta ad ottenere l'impegno forte del Paese maghrebino nel provvedere alla sorveglianza delle coste e ad evitare ulteriori partenze oltre alla disponibilità al rimpatrio di parte dei clandestini.

Nave immigrati a Livorno o Genova
La nave che si trova a Lampedusa e che non riesce ad attraccare a causa delle condizioni del mare domani mattina dovrebbe imbarcare un migliaio di immigrati e salpare diretta a Livorno o Genova. Lo riferiscono fonti qualificate secondo le quali la destinazione finale sarà comunicata solo all'ultimo al comandante. Ma sembra confermato che il traghetto andrà in un porto del nord Italia, da dove gli immigrati saranno trasferiti nelle tendopoli.

L'Europa aiuterà l'Italia, Frattini cauto sul rimpatrio coatto
La Commissione europea è pronta per l'attivazione di un piano di solidarietà nei confronti dell'Italia, assediata dall'emergenza immigrazione. Lo ha confermato Michele Cercone il portavoce della commissaria Ue Giustizia e Affari interni. "L'Europa - ha detto Cercone - aiuterà il nostro Paese a ridistribuire i rifugiati". Frattini intanto ha spiegato che l'ipotesi di rimpatrio coatto sarà presa in considerazione solamente come atto di "estrema ratio".

Morte 7 immigrati, nessuna conferma
Non c'è ancora nessuna conferma sulla morte dei sette immigrati che, secondo un gruppo di naufraghi giunto il 30 marzo a Lampedusa, sarebbero finiti in mare dopo l'affondamento della barca.

Nave trasferimenti non riesce ad attraccare al porto
La nave della T/Link, che avrebbe dovuto imbarcare a Lampedusa circa 500 migranti con destinazione Taranto, non è riuscita ad attraccare al molo di Cala Pisana a causa del mare agitato. I migranti sono da qualche ora in attesa sulla banchina. Il traghetto ha anche provato un attracco al molo commerciale, ma anche lì ci sono le stesse difficoltà. Per adesso i previsti trasferimenti sono stati sospesi e le autorità non sanno se può essere rispettata per oggi la scaletta delle partenze.

Tunisia, naufragato un barcone: 12 morti
Dodici clandestini che, a bordo di una "carretta" stavano tentando di rientrare in Tunisia dopo un guasto, sono annegati. Il naufragio del natante è avvenuto a largo delle coste di Kerkennah. Due immigrati tunisini sono stati salvati. L'incidente è avvenuto il 28 marzo, ma il ministero dell'Interno tunisino ne ha dato notizia solamente adesso.

L'Ue vuole ridistribuire immigrati

La commissione Europea è al lavoro per attivare la solidarietà e redistribuire i rifugiati che arrivano dal Nord Africa approdando a Lampedusa. Lo ha detto Michele Cercone, portavoce della commissaria Ue alla Giustizia e agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha intanto fatto sapere che l'ipotesi di un rimpatrio forzato "è un'estrema ratio, ma non si può escludere".

A Lampedusa presenti 3713 immigrati
Sono 3.731 gli immigrati presenti attualmente a Lampedusa. Il dato è stato fornito dal sindaco dell'isola, Bernardino de Rubeis. All'alba in 1.716 sono partiti a bordo della nave Excelsior e nella tarda mattinata sulla Catania e sulla Taranto, altre 600 persone hanno lasciato l'isola. Altri 200 immigrati sono stati trasferiti invece con due ponti aerei.

Alfano: "In arrivo rinforzi per gli uffici giudiziari"
"Su mia indicazione, il capo del Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, per fronteggiare l'emergenza immigrati a Lampedusa e il conseguente aggravio che peserà sugli uffici giudiziari di competenza, ha emanato una direttiva urgentissima con la quale saranno inviate le risorse umane necessarie, dando il via a distacchi temporanei". Lo ha annunciato in una nota il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

"La Calabria ospiterà 1.800 immigrati"
"La Calabria, in base al piano concordato con il governo, ospiterà 1.800 imigrati provenienti da Lampedusa". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che ha spiegato come "il piano per la dislocazione è già pronto. Gli immigrati saranno distribuiti in tutte e cinque le province calabresi in strutture appositamente attrezzate. La nostra idea è quella di utilizzare strutture sanitarie dismesse".

"Tunisi ha bloccato 1.200 clandestini in 48 ore"
Le autorità tunisine hanno bloccato nelle ultime 48 ore 1.200 persone, per un totale di una ventina di barconi, intenzionate a salpare verso l'Italia. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nel corso de "La telefonata" di Maurizio Belpietro. Dopo aver ricordato che il primo ministro tunisino ha assunto un "impegno formale" con l'Italia, Frattini ha espresso l'auspicio che "nelle prossime ore si vedano risultati concreti".

Soccorso un altro barcone
Un'altra imbarcazione con decine di immigrati a bordo è stata soccorsa da una motovedetta della Guardia costiera di Lampedusa.

Frattini: Clamorosa assenza di solidarietà dall'Europa
Il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervistato da Maurizio Belpietro nel corso della trasmissione Mattino Cinque, ha sottolineato come sia ''clamorosa'' l'assenza di solidarietà da parte di tutti i paesi europei compresi quelli verso i quali molti tunisini vorrebbero andare.

Continuano i trasferimenti degli immigrati
E' partita all'alba da Lampedusa e diretta a Taranto, la nave Excelsior con 1450 migranti. Al molo di Cala Pisana intanto proseguono le operazioni di imabraco su una nave della Grimaldi, mentre la nave militare San Marco è ancora alla fonda davanti al porto di Lampedusa. Da ieri mattina nell'isola sono arrivate 500 persone su una decina di barconi. L'ultimo sbarco è avvenuto questa notte intorno all'una quando una motovedetta della capitaneria di porto ha assistito e condotto al molo Favaloro un natante con cento tunisini a bordo. In questo momento non ci sono altri avvistamenti.

Immigrati saranno "spalmati" su tutto il territorio
Profughi e clandestini in arrivo dal nord Africa saranno "spalmati" su tutto il territorio nazionale ad eccezione dell'Abruzzo. Lo prevede il documento sottoscritto da governo e regioni al termine di una lunga Conferenza Unificata a palazzo Chigi. Secondo il governatore pugliese, Nichi Vendola, l'impegno del governo è anche "per i clandestini e a coprire tutte gli impegni finanziari".

Errani: "Cie siano su tutto il territorio"
"Il governo si impegna a collocare i Cie equamente sul territorio nazionale, considerando che alcune Regioni ospitano già queste strutture". Lo dice il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della Conferenza unificata sull'emergenza immigrazione. "In queste settimane - ha spiegato Errani - sono state dette molte cose sbagliate e la gestione di Lampedusa è stata inadeguata. Con questa intesa c'è l'impegno di solidarietà per affrontare l'emergenza profughi". Poi: ''Occorreva ricorrere all'art. 20 del testo unico sull'immigrazione che assicurava un permesso provvisorio ai migranti per gestire l'emergenza".

Si dimette sottosegretario Mantovano
Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha deciso di rassegnare le dimissioni. La decisione sarebbe legata al numero di immigrati previsti per la tendopoli di Manduria.