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Gemelline, madre: "Padre le amava"

"Non posso credere che un padre che amava le sue bambine possa aver compiuto un gesto così".

Lo ha detto Irina Lucidi, madre delle gemelline scomparse Livia e Alessia, in un'intervista esclusiva a Domenica Cinque. "Ci sono elementi in questa storia che non hanno senso: intanto ci sono un paio di valigie che sono sparite e nessuno sa dove sono, poi non riesco a credere che un padre che amava le sue bambine possa aver compiuto una cosa così brutta".

"La speranza è l'ultima a morire e finché non le vedo non riuscirò mai a credere a una cosa così", aggiunge la donna.

Poi descrive così suo marito Mathias Schepp: "Quello che vorrei dire su mio marito è che io non gli ho mai impedito di vedere le bambine anche nei week end che spettavano a me, le portava al circo, le vedeva nel week end, poi le vedeva anche un giorno durante la settimana e persino questo primo Natale, dopo la separazione, gli ho permesso - e penso che non sia da tutti e per me non è stata una decisione facile - di prendere le bimbe e di andare tre settimane ai Carabi in barca a vela. Io mi sono solo assicurata che ci fosse qualcuno che stesse attento alle bambine, così hanno fatto venire una persona in più sulla barca. Poi gli ho chiesto di mandarmi un sms ogni giorno per dirmi se tutto andava bene, cosa che ha sempre fatto".

Le bambine, riferisce Irina, "erano molto contente di andare tre settimane a fare questa avventura con il papà. Penso sia stata una bellissima vacanza per loro". "Quando sono entrata in quella casa - è il drammatico racconto della donna - ho visto gli zainetti per terra, i loro pupazzi con cui dormivano e dai quali non si separavamo mai, nel letto, con il pigiama, la lasagna nel forno? il testamento nel cassetto? mi sono molto preoccupata. Sentivo che c'era qualcosa che non andava. E la cosa poco normale è che Mathias nel testamento lascia tutto a Livia e Alessia e, in loro assenza, ai fratelli".

"La cosa che più mi ha fatto male è che quando lui ha deciso di non essere più raggiungibile, di impedire ogni contatto, ha deciso di dire la verità in quelle lettere. E' stata la prima volta che si è espresso in quel modo, così violento, così disperato. Il tenore delle lettere che mi mandava prima era totalmente diverso,erano di altro tipo. Ed è la prima volta che penso abbia detto veramente quello che sentiva dentro, ma l'ha detto quando non ha lasciato nessuna possibilità".