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Il Papa: "Il denaro non serve per il Vangelo"

Dura critica del Pontefice allʼopulenza: "Gesù manda i suoi senza borsa, quel che conta è lʼamore"

Ansa

"La diffusione del Vangelo non è assicurata né dal numero delle persone, né dal prestigio dell'istituzione, né dalla quantità di risorse disponibili". Lo ha detto papa Francesco durante la messa per i seminaristi, i novizi e le novizie. "Gesù manda i suoi senza borsa, né sacca, né sandali - ha aggiunto il Pontefice -. Quello che conta è essere permeati dall'amore di Cristo".

Papa Francesco sottolinea l'importanza del ruolo dei laici nella missione della Chiesa e nell'annuncio della fede cristiana, annuncio di cui mette in risalto "l'urgenza". Parlando all'Angelus di come Gesù, oltre ai dodici apostoli, chiamò altri 72 discepoli per mandarli nei villaggi ad annunciare l'avvento del Regno di Dio, Bergoglio ha spiegato che "se i Dodici sono gli Apostoli, e quindi rappresentano anche i Vescovi, loro successori, questi settantadue possono rappresentare gli altri ministri ordinati, presbiteri e diaconi".

"Ma in senso più largo - ha proseguito - possiamo pensare agli altri ministeri nella Chiesa, ai catechisti, ai fedeli laici che si impegnano nelle missioni parrocchiali, a chi lavora con gli ammalati, con le diverse forme di disagio e di emarginazione". "Ma sempre come missionari del Vangelo - ha aggiunto -, con l'urgenza del Regno che è vicino".

Al termine dell'Angelus in Piazza San Pietro, papa Francesco ha ricordato che "due giorni fa è stata pubblicata la Lettera Enciclica sul tema della fede, intitolata Lumen fidei, 'la luce della fede'". "Per l'Anno della fede - ha ribadito -, il Papa Benedetto XVI aveva iniziato questa Enciclica, che fa seguito a quelle sulla carita' e sulla speranza. Io ho raccolto questo bel lavoro e l'ho portato a termine". "Lo offro con gioia a tutto il Popolo di Dio - ha proseguito Bergoglio -: tutti infatti, specialmente oggi, abbiamo bisogno di andare all'essenziale della fede cristiana, di approfondirla, e di confrontarla con le problematiche attuali". Secondo il Pontefice, "questa Enciclica, almeno in alcune parti, puo' essere utile anche a chi eèalla ricerca di Dio e del senso della vita". "La metto nelle mani di Maria, icona perfetta della fede - ha concluso -, perche' possa portare quei frutti che il Signore vuole".

"Non vivere per se stesso, non vivere per se stessa". Sono le parole, pronunciate "a braccio" all'Angelus, con cui il Papa ha indicato ai giovani la "bellezza" e il "coraggio" di essere missionari. "Ci sono tanti giovani oggi in piazza - ha detto Francesco -. Pensate questo: Gesùmi chiama ad uscire da me per andare a fare il bene. A voi giovani domando: voi siete coraggiosi per questo? Avete il coraggio per sentire la voce di Gesù? E' bello essere missionari". E alla risposta affermativa e corale della piazza ha aggiunto: "Ah, siete bravi, mi piace questo!". Bergoglio, sempre "a braccio", ha sottolineato anche l'aspetto della "gioia". "Non abbiate paura di essere gioiosi - ha detto -, non abbiate paura della gioia, quella gioia che ci dà il Signore quando lo lasciamo entrare nella nostra vita, e ci invita ad andare fuori, alle periferie della vita, ad annunciare il Vangelo". "Non abbiate paura della gioia - ha ribadito -. Gioia e coraggio!".