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Disastro Genova, ipotesi avaria meccanica

Si studia il possibile blocco di una valvola pneumatica o guasto al contagiri delle eliche che avrebbe impedito di stabilire lʼesatta velocità dellʼimbarcazione

Tgcom24

Potrebbe essere stata una valvola pneumatica la causa, o una delle cause, del disastro del mercantile Jolly nero, nel porto di Genova. Pare infatti che gli inquirenti partano da un elemento, che porterebbe all'avaria come motivo scatenante della tragedia: quel tipo di motore può non mettersi in moto quando la pressione dell'aria compressa che lo avvia è insufficiente. Da qui la mancata risposta ai comandi emersa dalle registrazioni.

Il mancato funzionamento d'una valvola pneumatica, riporta il Secolo XIX, a sua volta potrebbe aver influito sulla pressione necessaria per l'avviamento. C'è poi l'ipotesi del guasto al contagiri delle eliche, che avrebbe impedito all'equipaggio di stabilire, e quindi controllare, l'esatta velocità del cargo. Guasto che però, come quello alla valvola, è tutto da verificare, ricordano gli inquirenti.

Un guasto accertato, sulla “Jolly Nero”, c'era. In tilt è andato il “telegrafo di macchina”, uno strumento che serve a trasmettere gli ordini fra la plancia, in cui erano presenti il comandante Paoloni e il pilota Antonio Anfossi (entrambi indagati per omicidio colposo plurimo e assistiti da Romano Raimondo, Carlo Golda e Francesco Munari) e la sala macchine, che ospita il personale che deve eseguire gli ordini.

Qui è presente una sorta di apparecchio gemello: quando si dà corso alla direttiva, un impulso dovrebbe segnalare alla plancia che la manovra è stata effettuata. L'indicatore che avrebbe dovuto farlo, in realtà, era rotto. Un inconveniente cui l'equipaggio aveva ovviato attraverso l'uso di telefoni e walkie-talkie.

Per gli armatori quel contrattempo non ha influito sull'incidente. Ma i magistrati non trascurano alcun particolare. Gli accertamenti, condotti dal procuratore capo Michele Di Lecce e dal sostituto Walter Cotugno, procedono a tempo di record.

Intanto domani si svolgeranno i funerali delle vittime, mentre oggi, dalle ore 10 presso la Capitaneria di porto, sarà aperta la camera ardente.