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Scazzi, la sentenza nel pomeriggio

Lʼaccusa ha chiesto due ergastoli per Cosima e Sabrina

Ansa

E' attesa nel primo pomeriggio la sentenza del processo sull'uccisione di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana strangolata e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010. Per Sabrina Misseri e Cosima Serrano, le due imputate, la Procura ha chiesto la condanna all'ergastolo; i giudici della Corte d'Assise di Taranto sono riuniti in camera di consiglio dal 15 aprile.

Il verdetto arriverà al termine di un processo durato 15 mesi con 52 udienze. Nove gli imputati. Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri, zia e cugina di Sarah, sono accusate di omicidio volontario, sequestro di persona, soppressione di cadavere e furto aggravato: per loro la pubblica accusa ha chiesto l'ergastolo.

Michele Misseri, marito di Cosima e padre di Sabrina, che inizialmente si accusò del delitto facendo ritrovare i resti di Sarah per poi accusare la figlia e successivamente ritrattare addossandosi tutte le responsabilità, risponde ora solo di soppressione di cadavere e furto aggravato e rischia nove anni di carcere.

Otto anni di reclusione sono stati chiesti per Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele, che avrebbero aiutato l'agricoltore a sopprimere il corpo di Sarah. Gli altri quattro imputati sono l'avvocato Vito Russo Junior, ex difensore di Sabrina (intralcio alla giustizia e favoreggiamento personale) e altri tre presunti favoreggiatori, Antonio Colazzo, Giuseppe Nigro e Cosima Prudenzano.