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No Cassazione a intercettazioni Colle-Mancino

La Suprema corte respinge il ricorso di Massimo Ciancimino. Ordinata anche la distruzione dei file che avverrà il 22 aprile

Ansa

La sesta sezione penale della Cassazione in merito alla distruzione delle intercettazioni tra il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e l'ex ministro dell'Interno, Nicola Mancino, ha dichiarato inammissibile il ricorso di Massimo Ciancimino. La richiesta avanzata era di poter ascoltare, in virtù del diritto di difesa, i colloqui tra il Colle e i magistrati. La cancellazione dei file è stata provvisoriamente fissata per il 22 aprile.

La Corte ha adottato la richiesta del procuratore generale della Cassazione di dichiarare l' inammissibilità in toto del ricorso di Cianicimino. I legali del figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo avevano presentato ricorso contro l'ordinanza del Gip del capoluogo siciliano che l'8 febbraio aveva rigettato la loro richiesta di ascoltare le intercettazioni, captate nell'ambito dell'inchiesta sulla trattativa tra lo Stato e la Mafia.

La distruzione, che doveva avvenire l'11 febbraio è stata rinviata in attesa della decisione della Suprema Corte, e la nuova data per la cancellazione dei file è stata provvisoriamente fissata per il 22 aprile.