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Conclave, a Roma tutti i 115 cardinali elettori

La data in cui si riuniranno nella cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa però non è ancora stata decisa. Tensione con i porporati americani

Ansa

Sono arrivati a Roma tutti i 115 cardinali elettori attesi per il Conclave. Lo ha riferito il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, confermando la presenza alla congregazione generale che si è tenuta nel pomeriggio anche del cardinale vietnamita Jean-Baptiste Pham Minh Man, l'ultimo atteso a Roma. I porporati, tuttavia, non hanno deciso la data di inizio del Conclave.

Tra i cardinali infatti non c'è ancora accordo. Non si trovano le fila per produrre candidature "forti" con un serbatoio già consistente di voti. Anche per questo slitta ancora la decisione della data, e quindi anche l'inizio del Conclave per l'elezione del nuovo Papa. Neppure al quarto giorno di congregazioni generali, in cui si sono svolte la quinta e la sesta sessione, è stata definita e messa ai voti la data dell'ingresso in Sistina, nonostante tutti gli "elettori" attesi siano giunti a Roma.

E' il dato principale di una giornata in cui al Collegio cardinalizio sono state riferite, tra l'altro, le informazioni sullo stato patrimoniale ed economico della Santa Sede, ma in cui sono proseguite anche le tensioni tra i due blocchi: quello dei Curiali e degli italiani da una parte, che vorrebbero tempi accelerati per l'apertura del Conclave (anche per evitare che si saldino alleanze loro opposte e dagli effetti imprevedibili), e quello che vede al centro i cardinali americani, "obbligati" a una maggiore riservatezza con uno stop alla loro abitudine di convocare giornalmente conferenze stampa, ma protagonisti soprattutto di una manovra ad ampio raggio, diretta a portare sul soglio di Pietro un non europeo.

Di fatto, al momento la situazione produce una sorta di "stallo", in cui la fissazione della data continua a slittare, poiché neanche il decano del Sacro Collegio, Angelo Sodano, può effettuare forzature di alcun tipo, neanche quella di porre un limite all'esigenza mostrata dai cardinali di "riflettere" e "approfondire", prima di arrivare a una decisione così importante come la scelta del successore di Ratzinger.

Anzi, è stata anche smentita dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, la notizia circolata ieri che sia stata "prenotata" la basilica vaticana per la messa per l'elezione del pontefice per lunedì pomeriggio. Tra l'altro, ha spiegato, una "missa pro eligendo Pontifice" è una messa che tutti i sacerdoti possono celebrare in questi giorni. La decisione per fissare quella di inizio Conclave, comunque, non spetta certo ai cerimonieri pontifici, ma al Collegio cardinalizio.