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Calevo, a prelevarlo furono tre albanesi
Nel nascondiglio trovati una pistola e un fucile

Il giovane imprenditore torna in azienda dopo il rapimento. Continuano gli interrogatori dei sequestratori: Destri non risponde al giudice. Inizia a collaborare lʼalbanese arrestato

Andrea Calevo, a due giorni dalla liberazione, è tornato a lavoro, nella sua impresa edile. Ai giornalisti ha detto: "Sono tranquillo in azienda, oggi vado e parlo con i miei dipendenti, mi organizzo un po' la giornata".

Convalidati gli arresti
Intanto, il gip del tribunale della Spezia, Marta Perazzo, ha convalidato l'arresto di Pierluigi Destri, Davide Bandoni, Fabjon Vila e Simon Halilaj, i quattro uomini fermati perché ritenuti responsabili del sequestro del giovane imprenditore di Lerici prelevato da casa la notte del 16 dicembre 2012. Il giudice ha quindi disposto per i quattro la custodia cautelare in carcere. Le indagini sul rapimento del giovane proseguono, per incastrare anche i complici intervenuti, oltre ai quattro arresti già effettuati. A proposito di questo, Calevo ha dichiarato: "Ho fiducia negli inquirenti, hanno fatto un ottimo lavoro, sono riusciti a prendere il capo e li prenderanno tutti".

Bandoni e il coltello
Davide Bandoni, nipote del capobanda dei rapitori dell'imprenditore, mentre teneva segregato Andrea, si è recato nell'azienda di proprietà dei Calevo per chiedere informazioni sul prezzo di un coltello che molto probabilmente voleva usare proprio sul rampollo.

Destri non risponde al giudice
Pierluigi Destri, il 70enne arrestato nell'ambito delle indagini sul sequestro, non ha risposto al giudice durante l'interrogatorio di convalida del fermo. Destri, che è assistito dall'avvocato Enrico Panetta, si è infatti avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice del tribunale della Spezia, Marta Perazzo, si è riservato sia sull'emissione della convalida che sulla richiesta del pubblico ministero in merito alla custodia cautelare in carcere dell'indagato.

Calevo prelevato da tre albanesi
Ma se il 70enne non parla, l'albanese Simon Halilaj, uno degli arrestati, ha deciso di collaborare con gli inquirenti che lavorano per meglio definire il numero dei componenti della banda che ha sequestrato l'imprenditore spezzino. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, sarebbe stato proprio Halilaj, con altri due albanesi il cui arresto sarebbe imminente, a prelevare Calevo la notte del 16 dicembre. Destri e Bandoni non avrebbero partecipato alla fase operativa del rapimento.

Nel nascondiglio trovata una pistola

Una pistola Glock giocattolo modificata per sparare proiettili veri è stata trovata in un vano dello scantinato dove era stato nascosto Andrea Calevo. Con la Glock le forze dell'ordine hanno trovato anche un fucile a canne mozze. Le armi sono state inviate al Racis dei carabinieri di Parma per la ricerca delle impronte digitali.

Calevo spogliato e rivestito dagli agenti
Emergono, intanto, nuovi dettagli sui primi attimi di libertà di Calevo. Subito dopo essere stato trovato da polizia e carabinieri, Andrea Calevo è stato spogliato dagli agenti. Gli abiti che indossava sono stati quindi sequestrati per isolare le eventuali tracce dei sequestratori. Ecco perché nelle prime immagini all'interno del covo, Calevo indossava un maglione scuro e qualche attimo dopo, all'esterno della villetta, è stato ritratto con una camicia e un maglione chiaro.