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Lega, Renzo Bossi: "Mai stato in Albania"

"Non parlo lʼalbanese, non ho mai vantato titoli accademici e non sono mai stato a conoscenza di quel documento datato 2010", ha ribadito il figlio del leader del Carroccio

Ansa

"Mi dissocio completamente da quel diploma universitario".

Lo ha affermato Renzo Bossi a proposito della laurea che avrebbe conseguito in Albania. "Non sono mai stato lì, non parlo l'albanese, non ho mai vantato titoli accademici e non sono mai stato a conoscenza di quel documento datato 2010", ha ribadito.

"Quanto riferisco - ha aggiunto Renzo Bossi - è avvalorato dal fatto che siamo nel 2012 e solo oggi ne vengo a conoscenza: faccio presente inoltre come non ho mai detto di essere laureato e questo avrà almeno un senso...". Sulla presunta laurea in Albania, emersa nei documenti acquisiti dalla magistratura che indaga sui conti della Lega Nord, l'ex consigliere regionale della Lombardia ha anche osservato che "ad una analisi critica dello stesso documento chiunque puo' constatare che la data di nascita è oltretutto errata, dato non poco rilevante".

In generale il figlio di Umberto Bossi ha spiegato: "Non ho mai parlato fino ad ora, perché credo nella magistratura e devo rispondere solo ad essa, ma mi trovo obbligato ad uscire pubblicamente, contro la mia volontà, per dare uno stop ai media, a questa campagna al massacro nei miei confronti, e a quei giornali che troppe volte in questi anni si sono sostituiti ai giudici".

"Io usato per impaurire mio padre"


"Ho visto e sentito troppe persone accusarmi ingiustamente solo per utilizzarmi come arma nei confronti di mio padre, per cercare di impaurirlo e di convincerlo a non ricandidarsi alla carica di segretario federale", ha ribadito Renzo Bossi. "Chiedo di essere lasciato in pace - ha concluso - visto che ho dimostrato tutta la mia buona fede dimettendomi da ogni carica politica e lasciando la Lega libera di portare avanti il suo progetto politico".

Atti, Riccardo Bossi a Belsito: "Grazie per i pagamenti"


"Grazie mille per tutto quello che stai facendo". Così Riccardo Bossi, figlio del Senatur, chiude una lettera, agli atti delle inchieste sui fondi della Lega, indirizzata all'allora tesoriere Francesco Belsito e nella quale sono riportate tutte le spese a cui il figlio del leader del Carroccio deve "fare fronte al 31 gennaio 2011". Tra le spese di cui Riccardo Bossi chiede il rimborso a Belsito ci sono anche oltre 12mila euro di "noleggio" auto oltre a lavori "di carrozzeria" per 3.900 euro.