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Appalti irregolari, in manette quasi l'intera ex giunta di Cellino San Marco

Lʼordinanza di custodia cautelare è stata emessa dalla Procura di Brindisi. Il Comune era stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Tra gli arrestati risultano lʼex sindaco Francesco Cascione, politici, imprenditori e persone legate alla Sacra corona unita

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I carabinieri di Brindisi hanno arrestato 14 persone tra cui l'ex sindaco di Cellino di FI, Francesco Cascione, e quasi l'intera giunta, che era stata sciolta per mafia nel 2014.

In menette politici, imprenditori e persone legate alla Sacra corona unita. Nelle indagini è emerso un giro di appalti e concorsi comunali irregolari. Le accuse sono a vario titolo di corruzione, associazione per delinquere, peculato, turbata libertà degli incanti e calunnia.

Si tratta di un provvedimento richiesto dal pm della Procura di Brindisi, Antonio Costantini, e disposto dal gip Paola Liaci.

Le misure cautelari eseguite riguardano anche quattro imprenditori delle province di Brindisi, Bari e Lecce e una persona vicina alla organizzazione di tipo mafioso Sacra corona unita.

L'indagine chiamata Do ut des ha portato alla luce una vera e propria organizzazione criminale, facente capo a Francesco Cascione, che pilotava sistematicamente gli appalti e i concorsi comunali, in cambio di tangenti. Nel mirino anche un concorso per vigili urbani per il quale furono affissi volantini in città che denunciavano irregolarità.