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Pescara, omicidio al pub: il presunto killer si consegna e confessa

Dopo una settimana di ricerche arrestato lʼuomo ritenuto responsabile dellʼesecuzione di un ventunenne di Montesilvano

Pescara, omicidio al pub: il presunto killer si consegna e confessa - foto 1
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Avrebbe ammesso le sue responsabilità, Massimo Fantauzzi, il 46enne che per una settimana è stato il principale ricercato per l'omicidio di Antonio Bevilacqua, 21enne di origine rom, ucciso il 16 settembre con un colpo di fucile al volto, all'interno di un pub di Montesilvano (Pescara).

L'uomo è stato catturato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara e del comando di Montesilvano: si nascondeva nella zona di campagna tra Montesilvano Colle e le colline di Pescara. Secondo una prima ricostruzione dell'omicidio, dopo una lite, Fantauzzi era tornato a casa, aveva preso un fucile e, recatosi nuovamente al pub, aveva freddato il giovane.

La resa - Mentre erano in corso le ricerche, condotte sia a terra che con mezzi aerei, sarebbe stato Fantauzzi stesso - come si è appreso - a consegnarsi ai carabinieri, stremato dopo una settimana di latitanza. L'arma del delitto non è stata ancora trovata. Gli è stata così notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Pescara. Secondo le prime informazioni, il presunto omicida avrebbe trascorso una settimana vagando per le campagne e, al momento del fermo, sarebbe apparso stanco e provato.

L'omicidio - Secondo gli inquirenti guidati dal pubblico ministero Paolo Pompa, Fantauzzi avrebbe prima litigato con la vittima, il 21enne Antonio Bevilacqua, all'interno di un pub; poi, dopo aver recuperato il fucile detenuto nella sua abitazione, sarebbe tornato indietro con l'intenzione di uccidere. Il giovane, raggiunto da un proiettile al viso, è morto sul colpo.

La testimonianza - Il delitto è avvenuto sotto gli occhi del proprietario del locale, che ha fornito agli investigatori una prima ricostruzione. "Stavo spillando la birra, quando ho sentito un botto. Ho alzato la testa, Antonio era caduto a terra e mi sono trovato davanti una persona con un fucile. Mi sono subito abbassato.L'assassino ha agito a sangue freddo, con estrema calma". "È stato tutto rapidissimo - ha aggiunto - subito dopo il killer è andato via con la stessa calma. Conoscevo Antonio, era un bravo ragazzo. Non veniva qui spesso".