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Napoli, cd e dvd pirata: 16 arresti Truffa allo Stato per 250 milioni

Lʼoperazione in Toscana, Lombardia, Lazio, Campania e Puglia: coinvolti imprenditori e i vertici della filiale italiana di una società che produce hard disk e dischi ottici, che evadevano le tasse grazie a una triangolazione con società situate in paradisi fiscali

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-afp

Eseguite 16 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip di Napoli, e centinaia di perquisizioni in diverse regioni italiane al termine di un'inchiesta sulla pirateria. Al centro delle indagini i clan camorristici che gestivano il traffico di dvd e cd falsi nelle principali città italiane. Secondo gli inquirenti il "mercato" avrebbe causato danni allo Stato per 250 milioni di euro.

Nell'inchiesta sono coinvolti imprenditori e vertici di importanti società. Oltre agli arresti e alle perquisizioni (in Toscana, Lombardia, Lazio, Campania e Puglia), i finanzieri hanno anche sequestrato 164 conti correnti, 126 tra obbligazioni, fondi d'investimento, titoli e cassette di sicurezza, 56 auto e moto di lusso, uno yacht e 71 immobili e terreni. Sequestrati anche 23 milioni di cd e dvd vergini.

L'organizzazione, secondo le Fiamme gialle, si sarebbe avvalsa di una fitta rete di intermediari e della partecipazione consapevole dei vertici della filiale italiana della Verbatim, società leader nella produzione di hard disk, cd e dvd che venivano importati in Italia evadendo completamente le tasse grazie ad una triangolazione tramite società situate in paradisi fiscali o in altri Paesi dell'Unione Europea.

Gli arresti domiciliari sono scattati per il rappresentante legale Marco Balducci, all'epoca dei fatti responsabile amministrativo; per l'ex amministratore delegato, licenziato nel 2012, Mauro Santi; e per il responsabile vendite Sud Europa, Matteo Locatelli, all'epoca responsabile vendite Italia. In carcere, invece, sono finiti Luciano e Francesco Meoni, imprenditori toscani impegnati nella grande distribuzione e nel commercio all'ingrosso.