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Agricoltore 72enne si barrica in casa e minaccia i poliziotti con il fucile

Le forze dellʼordine dovevano notificargli un provvedimento di misura cautelare. La scorsa primavera aveva sparato a un vicino

Settantadue anni di pura follia per Piero Arri, un agricoltore di Poggio, paese sulle colline piemontesi, tra Asti e Portacomaro. Quando ieri mattina le forze dell'ordine hanno bussato alla sua porta per comunicargli un provvedimento, si è barricato in casa e ha minacciato di sparare a tutti coloro che gli fossero capitati a tiro.

La spiacevole vicenda, finita male per l'anziano, era cominciata la scorsa primavera, quando in seguito a una lite, aveva sparato una fucilata ad un vicino. L'uomo, colpito ad un occhio da un proiettile, era stato ricoverato all'ospedale e la polizia aveva sequestrato il fucile dell'agricoltore, con l'ordine di non tenere più armi da fuoco.

Ma evidentemente alle forze dell'ordine non era stato dato troppo ascolto. Quando, alle 10 di ieri mattina, due poliziotti si sono presentati a casa dell'anziano per notificargli un provvedimento di misura cautelare, egli ha imbracciato un fucile, puntandolo contro di loro e si è rifiutato di uscire dal casolare.

Per lunghe ore poliziotti, carabinieri e parenti hanno cercato di farlo desistere, ma lui di tutta risposta ha chiesto di poter riottenere la patente e il porto d'armi. Dopo ben sette ore di contrattazioni, quattro agenti della questura di Asti sono riusciti a fare irruzione nella stanza del rustico, prima che la situazione degenerasse. Alla fine Piero Arri è stato costretto ad arrendersi.

Dopo l'arresto, la polizia ha iniziato una perquisizione in tutto il cascinale alla ricerca di altre armi. L'anziano è accusato di resistenza e minacce a pubblico ufficiale e detenzione illegale di armi.