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Pittrice uccisa nelle Marche, l'ex marito: "E' stato mio figlio Simone"

I due uomini sono entrambi detenuti con lʼaccusa di omicidio volontario in concorso e distruzione di cadavere

Pittrice uccisa nelle Marche, l'ex marito:
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In carcere per l'omicidio di Renata Rapposelli, pittrice trovata morta il 10 novembre a Tolentino (Ancona) il 10 novembre, ci sono da tempo l'ex marito Giuseppe Santoleri e il figlio Simone.

Ma ora Santoleri lancia accuse pesanti al figlio, attribuendo a lui soltanto la morte della donna.

L'ex marito non aveva mai affrontato l'interrogatorio di garanzia: quando era stato fissato, l'uomo era finito in ospedale per problemi di salute. Da sette mesi Santoleri era finito in carcere con il figlio, con l'accusa di omicidio volontario in concorso e distruzione di cadavere.

Adesso, come scrive il "Resto del Carlino", l'ex della pittrice ha chiesto al pm di Teramo di essere sentito e, nelle sue dichiarazioni spontanee, ha dichiarato che la donna fu soffocata durante un litigio per motivi economici, e che l'unico responsabile della sua morte è Simone. "Confermo che Santoleri ha rilasciato dichiarazioni spontanee, molto sofferte - ha commentato l'avvocato dell'uomo, Alessandro Angelozzi -. Si è voluto liberare di un peso psicologico che grava su di lui da troppo tempo".