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Nuovi spari da motovedetta tunisina contro peschereccio italiano, l'armatore a Tgcom24: "Due attacchi in 10 giorni, le modalità preoccupano"

Tentativo di sequestro per lʼAliseo della famiglia Giacalone di Mazara del Vallo che si è trovato sotto il tiro dei militari di Tunisi a pochi giorni di distanza dagli spari contro lʼAnna Madre

Nuovi spari da motovedetta tunisina contro peschereccio italiano, l'armatore a Tgcom24:
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Tentativo di sequestro per il peschereccio Aliseo, del compartimento marittimo di Mazara del Vallo, da parte dell'equipaggio di una motovedetta tunisina.

Il natante italiano si trovava in acque internazionali, a circa 30-35 miglia Nord-Est da Zarzis, non distante dal confine con la Libia, quando, ha spiegato l'armatore Manuel Giacalone, i tunisini avrebbero sparato colpi d'arma da fuoco verso l'imbarcazione. "In dieci giorni spari e tentativi di sequestro agli unici due pescherecci italiani che stanno pescando in zona, siamo preoccupati", commenta a Tgcom24 Giampiero Giacalone, padre di Manuel e armatore dell'Anna Madre, l'altra imbarcazione presa di mira dai tunisini.

La preoccupazione della famiglia degli armatori "Le modalità ci preoccupano molto - continua Giampiero Giacalone a Tgcom24 - perché non ne capiamo i motivi. Dopo tre generazioni vogliono toglierci il primato di Mazara capitale della pesca? Noi da tempo cerchiamo di far sopravvivere questa fama".

"Si è ripetuta la stessa situazione di dieci giorni fa - racconta - con i nostri due pescherecci in acque internazionali a pescare triglie e calamari a basse profondità prima del fermo che scatta il 25 settembre. Intorno alle 21 si è avvicinata all'Aliseo una motovedetta tunisina con fare minaccioso, ha iniziato a sparare e le imbarcazioni si sono velocemente allontanate lanciando l'allarme alle autorità italiane. Solo quando l'elicottero della Marina ha sorvolato l'Aliseo, i tunisini hanno desistito dall'obiettivo di sequestrarlo".

"Gli 11 marinai presenti sull'Aliseo - assicura l'armatore - hanno fatto un primo rapporto alla nave della Marina militare più vicina e si stanno recando a Lampedusa per riferire, com'è la procedura in questi casi. Intanto, il Comando generale della Marina italiana ha contattato Tunisi che ha confermato gli spari, specificando che erano in aria, e la volontà di sequestrare il peschereccio".

L'Aliseo: la scheda e i precedenti L'Aliseo, il motopesca che ha subito il tentativo di sequestro da parte di una motovedetta tunisina, al confine tra le acque libiche e quelle tunisine, è un'imbarcazione di 35 metri con una stazza di 225 tonnellate, ristrutturata quattro anni fa con un investimento di 700mila euro circa. Proprietaria del motopesca è la società mazarese "Mare giovane snc"". Quando fu varato nel 1982 l'Aliseo rappresentava il mezzo più all'avanguardia della marineria mazarese. Alla cerimonia del varo della imbarcazione appena ristrutturata, nel luglio 2013, intervenne il governatore Rosario Crocetta. Il 2 agosto l'equipaggio dell'Aliseo lanciò l'allarme per il tentativo di abbordaggio da parte di una motovedetta tunisina del peschereccio mazarese Anna Madre che si trovava a poca distanza. L'Aliseo nel '99 speronò a 50 miglia a Sud di Lampedusa un altro peschereccio mazarese "Alessandro Asaro" con 11 uomini d'equipaggio, che affondò in 20 minuti. L'equipaggio venne tratto in salvo dall'Aliseo. Non ci furono feriti.