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Mugello, rapisce una bimba e minaccia di gettarla in un fiume: arrestato

Protagonista del gesto un 27enne nigeriano che chiedeva di rivedere moglie e figlia, allontanate sabato dallo stesso centro dʼaccoglienza nel quale è avvenuto il sequestro

Mugello, rapisce una bimba e minaccia di gettarla in un fiume: arrestato - foto 1
carabinieri

Un 27enne nigeriano ha rapito una bambina di 2 anni dalle braccia della madre, ospite in un centro di accoglienza del Mugello; dopo circa 2 chilometri si è fermato sull'argine del fiume Sieve minacciando di colpire la piccola con un bastone e gettarla nel fiume.

L'uomo, che chiedeva di rivedere la figlia e la moglie allontanate sabato dallo stesso centro dopo una denuncia nei suoi confronti per maltrattamenti e violenza sessuale, è stato arrestato.

L'uomo, richiedente asilo, prima ha minacciato alcuni connazionali ospiti dello centro di accoglienza a Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, accusandoli di aver testimoniato contro di lui sugli episodi che hanno portato alla denuncia nei suoi confronti di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie, che è stata quindi portata in una struttura protetta.

Dopo aver sfondato le porte di due appartamenti del centro, il nigeriano ha preso con la forza la bambina di 2 anni che era con sua madre (colpevole, secondo il 27enne, di essere tra coloro che l'avevano denunciato). Con la piccola in braccio l'uomo riuscito a uscire dal centro e a dirigersi verso il fiume. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri. Una pattuglia lo ha raggiunto e prima che lui colpisse la piccola con un bastone, lo ha immobilizzato e arrestato.

La bimba è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale di Borgo San Lorenzo per un leggero stato di ipotermia e subito dopo dimessa con la prognosi di un giorno, senza alcun trauma.