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Viadotti A24-A25, stop linea ferroviaria Sulmona-Avezzano | Mit a Strada dei Parchi: limitare il traffico pesante

Toninelli: "Standard di sicurezza inadeguati". La concessionaria estende le limitazioni di traffico ai mezzi pesanti a tutti gli 87 viadotti ispezionati. Lite tra Salvini e Fraccaro sul tunnel del Brennero

Viadotti A24-A25, stop linea ferroviaria Sulmona-Avezzano | Mit a Strada dei Parchi: limitare il traffico pesante - foto 1
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Per accertamenti a un viadotto autostradale sovrastante i binari è stata sospesa la circolazione ferroviaria fra Anversa e Cocullo, sulla linea Sulmona-Avezzano.

Lo rende noto Rfi riferendo della richiesta di intervento dei tecnici del concessionario autostradale "Strada dei Parchi". Martedì il ministro Toninelli aveva lanciato un allarme sicurezza per i piloni di alcuni viadotti dell'A24-A25. Ora il Mit chiede limitazioni sul traffico pesante.

Toninelli: "Standard di sicurezza inadeguati" - "Il decadimento manutentivo riscontrato, associato all'incremento dei carichi di esercizio rispetto all'epoca di costruzione, è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguato standard di sicurezza con il regolare transito della circolazione", ha detto il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli al qestion time sulla situazione delle A24 e A25, citando lo studio dell'ufficio ispettivo territoriale competente dopo la sua richiesta di una "verifica straordinaria" in merito. 

In particolare, prosegue la relazione, "le verifiche di sicurezza strutturali eseguite, sia sulle pile che sui viadotti, hanno restituito risultati molto esigui in termini di coefficiente di sicurezza". Per questo il ministero  chiede alcune limitazioni al traffico. Particolare attenzione dovrà essere posta nella regolamentazione del traffico dei veicoli pesanti che inducono sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette.

"In sei mesi 54 gallerie da adeguare" - Nella relazione tecnica firmata dal dirigente del Mit, Placido Migliorino, si legge poi: "E' verosimile l'ipotesi che al primo maggio 2019 le autostrade A24 e A25 non saranno in regola", con l'obbligo di adeguare entro il 30 aprile le 54 gallerie, considerando che "l'esecuzione dei lavori non sia compatibile con il tempo residuo". Dovranno dunque essere individuate norme apposite per mantenere in esercizio l'infrastruttura. "In caso contrario potrebbe essere necessario interdire le tratte interessate da queste gallerie".

Strada Parchi si giustifica: "Il ministro non ci riceve, fondi bloccati" - Sull'altro fronte, l'amministratore delegato di Strada Parchi Cesare Ramadori dice di aver appreso che "non ci sono ancora i contributi statali necessari a coprire l'importeo dei progetti" e avverte: "Quello che so, lo so dai giornali visto che con non riesco a parlare con il ministero, che non ci riceve. Nonostante la mia richiesta di poter incontrare Toninelli, infatti, inviata il 4 ottobre, ancora non ho ricevuto risposta". Da qui la diffida "perché non c'è stata la consegna dei progetti per la messa in sicurezza". 

Estese le limitazioni ai mezzi pesanti su 87 viadotti - Intanto la concessionaria ha esteso le limitazioni di traffico ai mezzi pesanti dell'ordinanza del 2017 a tutti gli 87 viadotti ispezionati dal ministero delle Infrastrutture della A24 e della A25. Sdp finora aveva adottato il provvedimento "per otto viadotti più vecchi". Si tratta del divieto di sosta dei mezzi pesanti nelle aree di emergenza e l'obbligo di mantenere una distanza di 100 metri tra un mezzo pesante e l'altro. L'estensione era stata chiesta nel documento del ministero per le Infrastrutture e Trasporti a firma del dirigente Placido Migliorino.

Tunnel del Brennero, Salvini contro Fraccaro" - Ed esplode la polemica all'interno del governo sul tunnel del Brennero, con Matteo Salvini e Riccardo Fraccaro su posizioni opposte. I lavori si devono bloccare secondo il ministro per i Rapporti con il Parlamento perché, dice, "i costi dell'opera sono superiori ai benefici, quindi per il Movimento 5 Stelle si deve puntare sulla mobilità sostenibile. Stiamo lavorando perché i soldi che paghiamo con le nostre tasse per la mobilità non vadano per scavare un tunnel ma per migliorare la mobilità attraverso un investimento sulla rotaia e sul trasporto pubblico gratuito". Ma il ministro dell'Interno ribatte: "Se comincio a fare un buco in una montagna, preferisco finirlo piuttosto di lasciarlo a metà. Questo vale per la Pedemontana, il terzo valico e l'energia in Puglia. E' evidente che i benefici in questo caso (quello del Brennero) sono superiori ai costi".