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"Spero che ti scaldi come me" così un bambino regala il piumino

Tra i capi raccolti dai volontari cʼera anche una lettera scritta da Emilio, nove anni, di Treviso e subito condivisa nel web

"Chiunque tu sia spero che questa coperta ti riscaldi come ha fatto con me, Emilio".

Un messaggio gentile ma pieno di tenerezza nascosto tra degli indumenti invernali raccolti dai volontari. A trovare la lettera è stata una mamma di Gagliole, centro in provincia di Macerata, che ha perso tutto in quel terremoto che ha distrutto il 95% del paese. Eppure il piccolo gesto di un bambino di nove anni le ha restituito un po' di quella speranza che le scosse hanno spazzato via.

Il biglietto è stato trovato nascosto tra gli indumenti raccolti dai volontari di Pederobba, Treviso: un semplice pezzo di carta vicino ad una coperta imbottita. La scrittura molto incerta all'inizio ha fatto pensare ad una persona anziana, invece la responsabile della raccolta indumenti Carmen Comaron ha rintracciato il piccolo scrittore. "Emilio è un bambino di nove anni la cui famiglia, come molte altre di Pederobba," spiega Comaron "ha accolto l'invito a donare generi di prima necessità nelle prime ore seguenti il sisma".

La responsabile aveva raggiunto le zone terremotate in veste di psicologa ma da subito le era parso chiaro che oltre al supporto morale la gente aveva bisogno anche di beni di prima necessità, soprattutto in vista dell'inverno. "Attraverso un tam tam sui social network," spiega ancora Comaron "sono riuscita ad attivare una raccolta di materiale che poi, guidando personalmente un camion a spese mie, ho portato nelle Marche". Tra quei scatoloni che hanno attraversato l'Italia c'era anche la lettera di Emilio.