La sua presenza discreta riusciva ad alleviare anche un momento duro come può essere la visita ai propri cari defunti. Con il suo scodinzolare allegro e il suo affetto, Roby aveva conquistato il cuore dei frequentatori del camposanto di Noto (Siracusa) che lo avevano eletto a "custode" delle anime dei morti. Ma Roby è morto avvelenato, probabilmente dalla stessa mano che 48 ore prima aveva ucciso un altro randagio, ma in zona mancano anche all'appello una cagna con i suoi otto cuccioli. E mentre Asl e Comune hanno messo avvisi per allertare la popolazione sulla possibile presenza di esche avvelenate, cittadini e associazioni animaliste chiedono giustizia per Roby, "l'angelo del cimitero"
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